mercoledì 21 maggio 2008

La faccenda dei quadri




"...E lì, a quel punto, cadde il quadro.


A me ha sempre colpito questa faccenda dei quadri. Stanno lì per anni, poi senza che accada nulla, ma nulla dico, fran, giù, cadono. Stanno lì per anni attaccati al chiodo, nessuno gli fa niente, ma loro a un certo punto, fran, cadono giù, come sassi. Nel silenzio più assoluto, con tutto immobile intorno, non una mosca che vola, e loro, fran. Non c'è una ragione. Perché proprio in quell'istante? Non si sa. Fran. Cos'è che succede ad un chiodo per farlo decidere che non ne può più? C'ha un'anima, anche lui, poveretto? Prende delle decisioni? Ne ha discusso a lungo con il quadro, erano incerti sul da farsi, ne hanno parlato tutte le sere, da anni, poi hanno deciso una data, un'ora, un istante, è quello, fran. O lo sapevano già dall'inizio, i due, era già tutto combinato, guarda io mollo tutto fra sette anni, per me va bene, okay allora intesi per il 13 maggio, okay, verso le sei, facciamo sei meno un quarto, d'accordo, allora buona notte, 'notte. Sette anni dopo, 13 maggio, sei meno un quarto: fran. Non si capisce. E' una di quelle cose che è meglio che non ci pensi, se no ci esci matto. Quando cade un quadro. Quando ti svegli un mattino, e non la ami più. Quando apri il giornale, e leggi è scoppiata la guerra. Quando vedi un treno e pensi io devo andarmene da qui. Quando ti guardi allo specchio e ti accorgi che sei vecchio. Quando, in mezzo all'oceano, Novecento alzò lo sguardo e disse:" A New York, fra tre giorni, io scenderò da questa nave".
Ci rimasi secco.
Fran".

Testo tratto da "Novecento, un monologo"
di Alessandro Baricco
Video tratto da "
La leggenda del pianista sull'oceano"
di Giuseppe Tornatore

Dedicato a Carlo. Addio.

1 commento:

emanuela.dd ha detto...

FRAM!!
il broblema è quando cadono tutti insieme...