martedì 30 settembre 2008

Cos'altro c'è?

Ho ri-scoperto questa canzone recentemente.. mi mancava il titolo. Ora che lo conosco, è diventata un tormentone per le mie orecchie! Stupenda!




Royksopp - What Else Is There?


It was me on that road
But you couldn't see me
Too many lights out, but nowhere near here

It was me on that road
Still you couldn't see me
And then flashlights and explosions

Roads end getting nearer
We cover distance but not together

I am the storm I am the wonder
And the flashlights nightmares
And sudden explosions

I don't know what more to ask for
I was given just one wish

It's about you and the sun
A morning run
The story of my maker
What I have and what I ache for

I've got a golden ear
I cut and I spear
And what else is there

Roads and getting nearer
We cover distance still not together

If I am the storm if I am the wonder
Will I have a flashlights nightmares
And sudden explosions

There's no room where I can go and
You've got secrets too

I don't know what more to ask for
I was given just one wish



Cos'altro C'è?


Ero io su quella strada
ma tu non riuscivi a vedermi
troppe luci fuori, ma da nessuna parte qua vicino

ero io su quella strada
ma ancora non riuscivi a vedermi
e poi i flash e le esplosioni

le strade si stanno avvicinando
copriamo distanze ma non insieme

sono la tempesta, sono il miracolo
e i flash, gli incubi,
e le esplosioni improvvise

non so cosa chiedere di più
mi è stato dato un solo desiderio

riguarda te e il sole
una corsa mattutina
la storia del mio creatore
quel che ho e quello per cui soffro

ho l'orecchio d'oro
taglio e trafiggo
e cos'altro c'è?

le strade si avvicinano
abbiamo coperto la distanza ma
ancora non insieme

se sono la tempesta, se sono il miracolo
avrò degli incubi luminosi
e esplosioni improvvise

non c'è nessuna stanza dove posso andare
e tu hai dei segreti, ancora

Non so cosa chiedere di più
mi è stato dato un solo desiderio.

martedì 15 luglio 2008

Ballando....

Voglio assolutamente condividere questa canzone.... semplicemente troppo bella.
Una delle mie preferite.





Elisa - Dancing

Time is gonna take my mind
and carry it far away where I can fly
The depth of life will dim my temptation to live for you
If I were to be alone silence would rock my tears
'cause it's all about love and I know better
How life is a waving feather

So I put my arms around you around you
And I know that I'll be living soon

My eyes are on you they're on you
And you see that I can't stop shaking
No, I won't step back but I'll look down to hide from your eyes
'cause what I feel is so sweet and I'm scared that even my own breath
Oh could burst it if it were a bubble
And I'd better dream if I have to struggle

So I put my arms around you around you
And I hope that I will do no wrong
My eyes are on you they're on you
And I hope that you won't hurt me

I'm dancing in the room as if I was in the woods with you
No need for anything but music
Music's the reason why I know time still exists
Time still exists
Time still exists

So I put my arms around you around you
And I hope that I will do no wrong
My eyes are on you they're on you
And I hope that you won't hurt me
So I put my arms around you around you
And I hope that I will do no wrong
My eyes are on you they're on you
And I hope that you won't hurt me





Danzando


Il tempo sta portando via la mia mente
e la porta lontano dove posso volare
la profondità della vita smorzerà la mia tentazione di vivere per te
se fossi sola il silenzio farebbe vibrare le mie lacrime
perchè è tutto amore e so bene
come la vita sia una piuma che ondeggia

Così metto le mie braccia attorno a te, attorno a te
e so che vivrò presto

I miei occhi sono su di te, su di te
e vedi che non riesco a smettere di agitarmi
No, non farò passi indietro, ma guarderò in basso per nascondermi dai tuoi occhi
perchè quello che sento è così dolce e sono così spaventata che il mio stesso respiro
potrebbe scoppiare come una bolla
E farei meglio a sognare se devo lottare

Così metto le mie braccia attorno a te, attorno a te
e spero di non sbagliare
i miei occhi sono su di te, su di te
e spero che tu non mi ferisca

Sto danzando nella stanza come se fossi nei boschi con te
non c'è bisogno di niente tranne della musica
la musica è la ragione per la quale so che il tempo esiste ancora
il tempo esiste ancora
il tempo esiste ancora

Così metto le mie braccia attorno a te, attorno a te
e spero di non sbagliare
i miei occhi sono su di te, su di te
e spero che tu non mi ferisca
Così metto le mie braccia attorno a te, attorno a te
e spero di non sbagliare
i miei occhi sono su di te, su di te
e spero che tu non mi ferisca

About : Elisa

venerdì 6 giugno 2008

Walk the line


Ho recentemente avuto la fortuna di vedere un film stupendo, "Walk the line" (al solito tradotto in maniera orribile in italiano come "Quando l'amore brucia l'anima"), il film sulla vita di Johnny Cash, vera e propria leggenda della musica country. Il film ha compre attori protagonisti Joaquin Phoenix e Reese Witherspoon, che recintano e cantano in maniera incredibile... tanto da essere stati nominati entrambi all'oscar, con la vincita finale di Reese. Ecco "I walk the line", cantata da Joaquin Phoenix.



Rigo Dritto

Osservo da vicino questo mio cuore,
tengo continuamente gli occhi aperti.
tengo liberi i capi delle corde, per quei nodi che ci tengono legati,
perchè tu sei mia, io rigo dritto

Trovo che sia molto, molto facile da essere vero.
Mi ritrovo solo quando il giorno finisce.
Sì lo ammetto che sono pazzo di te,
perchè tu sei mia, io rigo dritto.

Sicuro come il fatto che la notte è scura ed il giorno è luminoso
ti ho sempre nella mia mente, giorno e notte.
E la felicità che ho conosciuto prova che è giusto,
perchè tu sei mia, io rigo dritto.

Tu hai un modo di tenermi vicino a te,
mi dai un motivo per amare che io non posso celare.
Per te io so che proverei persino a superare la corrente.
Perchè tu sei mia, io rigo dritto.

Osservo da vicino questo mio cuore,
tengo continuamente gli occhi aperti.
tengo liberi i capi delle corde, per quei nodi che ci tengono legati,
perchè tu sei mia, io rigo dritto.

I walk the line

I keep a close watch on this heart of mine,
I keep my eyes wide open all the time.
I keep the ends out for the tie that binds,
Because you're mine, I walk the line.
I find it very, very easy to be true.
I find myself alone when each day is through.
Yes, I'll admit that I'm a fool for you,
Because you're mine, I walk the line.

As sure as night is dark and day is light
I keep you on my mind both day and night.
And happiness I've known proves that it's right,
Because you're mine, I walk the line.

You've got a way to keep me on your side,
You give me cause for love that I can't hide.
For you I know I'd even try to turn the tide,
Because you're mine, I walk the line.

I keep a close watch on this heart of mine,
I keep my eyes wide open all the time.
I keep the ends out for the tie that binds,
Because you're mine, I walk the line.

domenica 25 maggio 2008

Vegliando su di me

26 maggio. Buon compleanno Enry!



Iced Earth - Watching Over Me

I had a friend many years ago
One tragic night he died
The saddest time of my life
For weeks and weeks I cried
Through the anger and through the tears
I've felt his spirit through the years
I'd swear, He's watching me
Guiding me through hard times

[chorus]
I feel it once again
It's overwhelming me
His spirit's like the wind
The angel guarding me
Oh, I know, oh, I know
He's watching over me
Oh, I know, oh, I know
He's watching over me

We shared dreams like all best friends
Blood brothers at the age of ten
We lived reckless, he paid the price
But why? Why did he have to die?
It still hurts me to this day
Am I selfish for feeling this way?
I know he's an angel now
Together we'll be someday

[chorus]
I feel it once again
It's overwhelming me
His spirit's like the wind
The angel guarding me
Oh, I know, oh, I know
He's watching over me

Oh, I know, oh, I know
He's watching over me


Vegliando su di me

Avevo un amico tanti anni fa
In una tragica notte morì
Fu il momento più triste della mia vita
Per settimane e settimane piansi
Attraverso rabbia e lacrime
Ho sentito il suo spirito tra gli anni
Lo giuro, lui mi sta guardando
Guidandomi in questi tempi duri

[ritornello]
Lo sento un’altra volta
Mi sta travolgendo
Il suo spirito è come il vento
L’angelo sta vigilando su di me
Oh, lo so, oh lo so
Lui sta vegliando su di me
Oh, lo so, oh, lo so
Lui sta vegliando su di me

Noi abbiamo condiviso sogni come tutti i migliori amici
Fratelli di sangue a dieci anni
Abbiamo vissuto spericolati, lui ha pagato il prezzo
Ma perché? Perché lui è dovuto morire?
Ciò mi sta ancora urtando in questi giorni
Sono un egoista a pensarla in questo modo?
So che lui è un angelo ora
Un giorno saremo insieme

[ritornello]
Lo sento un’altra volta
Mi sta travolgendo
Il suo spirito è come il vento
L’angelo sta vigilando su di me
Oh, lo so, oh lo so
Lui sta vegliando su di me

Oh, lo so, oh, lo so
Lui sta vegliando su di me

Proteggici tutti da lassù !

Canzone "Watching over Me" degli "Iced Earth"

mercoledì 21 maggio 2008

Canzone Alla Sirena



Sui fluttuanti oceani senza forma

ho fatto del mio meglio per sorridere
finchè i tuoi occhi melodiosi e le tue dita
mi attirarono affettuosamente alla tua isola
e tu cantasti
naviga da me
naviga da me
lascia che ti avvolga
Sono qui
Sono qui
aspettando di stringerti

Ho sognato che mi sognavi?
Eri qui mentre ero a gonfie vele?
ora la mia folle barca si sta inclindando
Amore spezzato perso sulle tue rocce
Perché hai cantanto:"non toccarmi, non toccarmi, ritorna domani:
O il mio cuore, o il mio cuore é timoroso per la tristezza"

Sono confuso come un bimbo appena nato
Sono sfinito come la marea:
Devo resistere in mezzo alle onde?
O devo giacere con la morte mia sposa?

Ascoltami cantare "nuota da me, nuota da me, lascia che ti avvolga:
Sono qui, sono qui, aspettando di poterti stringere"

Originale di Tim Buckley.
Questa versione è dei "This Mortal Coil" e canta Elizabeth Fraser
Ne esistono anche versioni di Robert Plant e di George Michael

Song to the Siren

On the floating, shapeless oceans
I did all my best to smile
til your singing eyes and fingers
drew me loving into your eyes.

And you sang
"Sail to me,
sail to me;
Let me enfold you."

Here I am,
here I am
waiting to hold you.

Did I dream you dreamed about me?
Were you here when I was full sail?
Now my foolish boat is leaning, broken love lost on your rocks.
For you sang, "Touch me not, touch me not, come back tomorrow."
Oh my heart, oh my heart shies from the sorrow.

I'm as puzzled as a newborn child.
I'm as riddled as the tide.
Should I stand amid the breakers?
Or shall I lie with death my bride?

Hear me sing: "Swim to me, swim to me, let me enfold you."
"Here I am. Here I am, waiting to hold you."

La faccenda dei quadri




"...E lì, a quel punto, cadde il quadro.


A me ha sempre colpito questa faccenda dei quadri. Stanno lì per anni, poi senza che accada nulla, ma nulla dico, fran, giù, cadono. Stanno lì per anni attaccati al chiodo, nessuno gli fa niente, ma loro a un certo punto, fran, cadono giù, come sassi. Nel silenzio più assoluto, con tutto immobile intorno, non una mosca che vola, e loro, fran. Non c'è una ragione. Perché proprio in quell'istante? Non si sa. Fran. Cos'è che succede ad un chiodo per farlo decidere che non ne può più? C'ha un'anima, anche lui, poveretto? Prende delle decisioni? Ne ha discusso a lungo con il quadro, erano incerti sul da farsi, ne hanno parlato tutte le sere, da anni, poi hanno deciso una data, un'ora, un istante, è quello, fran. O lo sapevano già dall'inizio, i due, era già tutto combinato, guarda io mollo tutto fra sette anni, per me va bene, okay allora intesi per il 13 maggio, okay, verso le sei, facciamo sei meno un quarto, d'accordo, allora buona notte, 'notte. Sette anni dopo, 13 maggio, sei meno un quarto: fran. Non si capisce. E' una di quelle cose che è meglio che non ci pensi, se no ci esci matto. Quando cade un quadro. Quando ti svegli un mattino, e non la ami più. Quando apri il giornale, e leggi è scoppiata la guerra. Quando vedi un treno e pensi io devo andarmene da qui. Quando ti guardi allo specchio e ti accorgi che sei vecchio. Quando, in mezzo all'oceano, Novecento alzò lo sguardo e disse:" A New York, fra tre giorni, io scenderò da questa nave".
Ci rimasi secco.
Fran".

Testo tratto da "Novecento, un monologo"
di Alessandro Baricco
Video tratto da "
La leggenda del pianista sull'oceano"
di Giuseppe Tornatore

Dedicato a Carlo. Addio.

lunedì 19 maggio 2008

Dietro agli occhi azzurri




Dietro Agli Occhi Azzurri / Behind Blue Eyes

Nessuno sa come ci si sente
Ad essere l’uomo cattivo
Ad essere l’uomo triste
Dietro gli occhi azzurri.


E nessuno sa
Come ci si sente ad essere odiato
Ad essere accusato
di dire solo bugie.


Ma i miei sogni non sono così vuoti
Come sembra essere la mia coscienza.
Ho ore, in totale solitudine
Il mio amore è una vendetta
Che non è mai libera.

Nessuno sa come ci si sente
A provare questi sentimenti
Come faccio io,
e me la prendo con voi!

Nessuno si trattiene così tanto dal ribattere
Alla loro rabbia.
Niente del mio dolore e della mia tristezza
Può trasparire.

Ma i miei sogni non sono così vuoti
Come sembra essere la mia coscienza.
Ho ore, in totale solitudine
Il mio amore è una vendetta
che non è mai libera.

Quando il mio pugno afferra, aprilo rompendolo
Prima che lo usi e perda la mia freddezza
Quando sorrido, dimmi brutte notizie
Prima che rida e mi comporti da pazzo

Se ingoio qualcosa di malvagio
Metti le tue dita giù per la mia gola
Se tremo, per favore dammi una coperta
Tienimi al caldo, fammi indossare il tuo cappotto

Nessuno sa come ci si sente
Ad essere l’uomo cattivo
Ad essere l’uomo triste
Dietro gli occhi azzurri.


Traduzione di Behind Blue Eyes degli The Who
Grazie a Yellsheep per il video!

Degli Who consiglio anche:
"Baba O'Riley", "Won't get fooled again", "Who are you", e "My Generation",
oltre alla film/rock opera "Tommy" e al Live 8.

mercoledì 14 maggio 2008

Ultimo e la motocicletta


Spoiler ---> Questo pezzo è tratto da una pagina di "Questa Storia" di Alessandro Baricco

... Ultimo guardò il cielo per vedere quanto mancava al buio. Quando il Baretti si offerse di portarlo in città sul suo biroccio, disse No, grazie, ci vado da solo. E andò a prendere la motocicletta. Lo videro che si metteva gli occhialoni di Lafontaine e si infilava un foglio di giornale sotto il maglione. Qualcuno gli diede una pacca sulle spalle. Avevano tutti la morte nel cuore a vederlo andarsene così, da solo. Ma aveva movimenti da uomo, d'improvviso e nessuno osò fermarlo. Sii prudente, disse una donna. La strada per la città correva diritta in mezzo ai campi. Le ombre erano lunghe e la sera stava rinfrescando. Ultimo mise il motore al massimo e si chinò sulla moto, perché aveva qualcosa da dirle, e voleva che sentisse bene. Le disse che lui doveva arrivare prima della morte, e ce l'avrebbe fata sicuramente se solo lei si comportava bene. Le disse di guardare come la strada aveva deciso di aiutarli e si era messa tutta dritta, perché arrivassero prima. E le spiegò che la bellezza di un rettilineo è inarrivabile, perché in essa è sciolta qualsiasi curva, e insidia, in nome di un ordina elementare, e giusto. E' una cosa che possono fare le strade, le disse, e che invece non esiste nella vita. Perché non corre diritto il cuore degli uomini, e non c'è ordine, forse, nel loro andare. Poi smise di parlare, e rimase a lungo in silenzio, a chiedersi da dove gli venivano quelle parole. ...

martedì 13 maggio 2008

Elogio della follia

Antefatto: sotto a questo testo c'è il video di una pubblicità. Si può non badare all'auto, volendo, perché , il video è assolutamente stupendo.


"Osservate con quanta cura la natura, madre del genere umano,ebbe cura di spargere ovunque un pizzico di follia.
Infuse nell'uomo più passione che ragione perchè fosse tutto meno triste, difficile, brutto, insipido, fastidioso

Se i mortali si guardassero da qualsiasi rapporto con la saggezza, la vecchiaia nemmeno esisterebbe
Se solo fossero più futili, allegri e dissennati godrebbero felici di un'eterna giovinezza
La vita umana non è altro che un gioco della Follia
...Il
cuore ha sempre ragione."

"Elogio della Follia", Erasmo da Rotterdam

Musica: Michael Andrews - Goldfish

Mathias on the road


In stazione, ieri sera. ad aspettare la coincidenza per andare a casa. Assorto nella lettura di "Undici Minuti" di Paulo Coelhho, si avvicina un uomo con una mappa in mano, con aria spaesata. Non si sente puzza di alcol, eppure si comporta come ne avesse fatto uso. sulla testa, vuota di capelli al centro, ha una crosticina fresca, ha dato forse una testata contro qualcosa da poco tempo.

Mi guarda con speranza negli occhi. parla in tedesco. capisco solo "Genova".Gli chiedo se conosce l'inglese. Lo conosce, è stentatissimo, ma a fatica capisco qualcosa. Scale, sottopassaggio, scale, e arriviamo al pannello delle partenze. Sono le 21:30, il mio treno partirà tra 10 minuti, il suo tra 1 ora e 30.

Mi ringrazia, e mi dice che è di Dortmund, mi chiede se ci sono mai stato. Gli dico che sono stato a Monaco e Stuttgard, ma lui dice che sono molto, molto diverse da Dortmund. Ora dice che andrà a Genova dove incontrerà altri amici tedeschi. Mi chiede se parlo francese. Lo parlo, un pochino. Lui parla decisamente meglio il francese dell'inglese, e si lancia in una riflessione in francese di cui non comprendo nulla. Glielo dico, lui ritorna all'inglese. Mi dice che lui ama stare a contatto con la gente. Lui vive "on the road"…. “come il libro di Jack Kerouac”, ribatto.. lui conferma. Lo guardo meglio.

Un giubbotto di pelle, col bavero rialzato per proteggere il collo dal freddo, dei jeans, degli scarponi. Tutto qui. nessun bagaglio, e, se non ho capito male, l'unica posto in cui poter tornare è un monolocale da 300€ a Dortmund.

Con me ho degli addormenta suocere, tiro fuori il sacchetto e gli chiedo se lo vuole. Mi chiede cosa sono.. "peanuts", lui mi dice che non può mangiarle, e mi fa un sorriso…. tale e quale ai capelli… pochi denti ai lati, il vuoto al centro. Ha anche qualcosa di nero di fianco all'occhio, di sicuro non è in gran forma.

Mi dice che ha il vizio del fumo, e i denti anneriti lo confermano, ha anche la voce roca e ogni tanto tossisce. Mi dice che ha finito le sigarette, e io gli chiedo se gli servono dei soldi per prenderle. Lui mi guarda in maniera strana, poi dopo capirò perchè. non vuole. insisto. cede. però solo la moneta più piccola che ho. Gli do due euro. Lui mi dice di no, di dargli anzi un solo euro, non due. io gli ridò 5 euro. Lui mi chiede perché.

Io gli dico che ci sono tante persone che mendicano che non chiedono soldi, ma che li pretendono, e non fanno nulla per cambiare la loro situazione. poi, continuo, ci sono persone che un disperato bisogno di soldi, ma che non li chiedono, anche se potrebbero. Mi guarda stupito. Vedi, gli dico, questi pochi euro, io li do a te perché ne hai più bisogno di me, e quando tu troverai qualcuno che ne ha più bisogno di te, tu dai a loro qualche euro. Un giorno, forse anche io ne potrò avere bisogno, ma mi piace pensare che qualcuno, verrà ad offrirmi aiuto, così come ora ne sto dando a te.

Lui mi guarda, e vedo che gli si inumidiscono gli occhi. Mi dice che la pensa proprio come me. Mi chiede che cosa faccio lì. Gli dico che sono uno studente, e lui si guarda e dice "uno studente.. uno studente… mi sono fatto dare dei soldi da uno studente", come se stesse pensando a come si stava riducendo. Poi mi dice che ha conosciuto dei ragazzi Polacchi che per ottenere 7 euro che servivano loro per prendere il biglietto del treno, hanno impiegato una giornata intera a mendicare, perché non hanno trovato nessuno disposto ad aiutarli, per quello lui mi guardava in maniera stranita. Non si aspettava già la gentilezza di accompagnarlo al pannello delle partenze ed indicargli il treno, nè, tantomeno, un aiuto economico inaspettato, per quanto piccolo.

Salgo sul treno..sta per partire.. e rimango sulle scalette. Penso che non so nemmeno il suo nome, Glielo chiedo. Si chiama Mathias, ed ha una stretta forte, vigorosa. buon segno.

Le porte si chiudono, lo saluto attraverso il vetro, lui mi fa il segno della pace, io replico. poi apro un finestrino, mi sporgo fuori e gli dico di prendersi cura di se. Lui corre dietro al treno e mi chiede "tu cosa odi nella vita?".. gli rispondo che “non odio”.. gli dico che” la vita la amo, Mathias”, e lui mi urla dietro che sono uno a posto, e che a differenza sua avrò un futuro. Non oso nemmeno immaginare a come si stesse sentendo Mathias quando ha pronunciato quella frase, un buon augurio per me, e una condanna per lui.. posso solo augurargl loro di ritrovare la strada di casa, il prima possibile.

Ciao Mathias, buon viaggio, e in bocca al lupo.

Leonardo.

(scritto il 2/12/07).

Poco tempo fa ho visto il bellissimo film "Into the wild".
mentre guardavo il film, ho rivisto lo stesso spirito di Mathias, solo con un età diversa.
l'immagine iniziale è tratta da "Into the wild"

Motociclisti, strana e meravigliosa gente





Dedicato ad un angelo,
che non portava numeri sul cupolino,
ma che aveva due occhi stupendi,
e una generosità infinita.
Enrico.




Il Valzer, il Cuor di Leone & il passato

Leonardo viene fatto derivare dal longobardo Leonhard, composto da leo-, "leone", e hardhu-, "forte, valoroso" , ma anche "hart" che significa "cuore"; significa "forte come un leone" o "cuor di leone".

Il Valzer
..o meglio... "La Valse"(d'Amelie)
un pezzo al pianoforte del
polistrumentista francese
Yann Tiersen,

pezzo che adoro,
e che voglio condividere

Video

il Passato: quando ancora non esistevano i blog ...nel lontano 2002...